lunedì 30 aprile 2007

Modelli didattici di matrice costruttivistica

L'approccio costruttivistico considera l'apprendimento come un processo nel corso del quale ognuno crea la propria rappresentazione della conoscenza mettendola in relazione con la propria esperienza. Le caratteristiche di tale approccio si possono ricondurre alla ricentralizzazione dell'apprendimento sul soggetto come partecipante attivo; il sapere è un costruzione personale nel quale elemento principale diventa il processo negoziale e quindi dell'apprendimento collaborativo. Per questo il processo didattico non è lineare ma molto ramificato.
Il blog si interpone come strumento adatto ad amplificare la comunicazione che diventa reticolare, ma anche come strumento che fa condividere le informazioni , la cooperazione e l'integrazione personale.
Per questo la rete come ambiente di apprendimento si presta bene a contestualizzare la conoscenza , ciò vuol dire che il sapere non è più astratto ma si concretizza nell'esperienza di condivisione , cooperazione e scambio di idee. Il blog rappresenta il luogo dove l informazione liberamente esplorabile in forma disordinata diventa filtrata ed elaborata dalla nostra mente.
Gli individui esplorano ogni nodo della rete ed ogni nodo è il pretesto per un inizio di ricerca.
Due sono i criteri fondamentali nel blog: creare e condividere: il blog è l'opportunità data a ciascuno, di essere presente e di esprimersi in rete. E' un sistema :
  • creativo,
  • generoso,
  • ricco.

E' la prima psicotecnologia come la chiama Derrick De Kerckhove:

"I sistemi di elaborazione dell'informazione come computer e video sono
estensioni di alcune delle principali proprietà psicologiche della nostra mente.
In questo senso possono essere definite come tecnologie della psiche :
psicotecnologie".

domenica 29 aprile 2007

Blog e costruzione di conoscenza

L'obiettivo della mia tesi è dimostrare come il blog sia un attrezzo di costruzione di conoscenza.
A proposito di questo , importanti sono:
collaborazione, scoperta, apprendimento significativo,comunità di pratica , comunità di apprendimento,condivisione di conoscenza.
Merrill sostiene che gli ambienti di apprendimento più efficaci sono quelli problem - based e coivolgono lo studente in quattro fasi:
  1. attivazione dell'esperienza precedente;
  2. dimostrazione di abilità / capacità;
  3. applicazione di abilità / capacità;
  4. integrazione di abilità / capacità in attività real world.

L'apprendimento è facilitato da cinque caratteristiche:

Problem: consiste nel porre agli studenti un problema che sono in grado di risolvere, presentarlo in maniera crescente per consentire un 'acquisizione graduale e progressiva;

L'attivazione: implica l' acquisizione di nuove conoscenze con quelle preesistenti; qui la conoscenza preesistente viene attivata come fondamento per la nuova conoscenza. Gli studenti apprendono meglio quando vengono stimolati a ricordare , mettere in relazione, descrivere oppure applicare conoscenze.

Dimostrazione: l'insegnante deve dimostrare ciò che deve essere appreso, selezionando le informazioni rilevanti, confrontando la molteplicità di conoscenze. A proposito di ciò anche Umberto Eco sosteneva di imparare a selazionare le informazioni che ci provengono.

Applicazione:consiste nel fare applicare agli studenti le nuove conoscenze nella soluzione del problema.

Integrazione:infine lo studente deve applicare la conoscenza alla realtà rendendola pubblica, analizzandola, discutendola in modo da condividere le sue conoscenze.

L'apprendimento di stampo costruttivistica offre una lettura dell'apprendimento come processo adattivo nel quale il soggetto che apprende svolge un ruolo attivo di costruzione-decostruzione di conoscenza ; un apprendimento come processo socialmente condiviso e culturalmente costruito in cui fanno da sfondo le relazioni intersoggettive e le risorse culturali di ciascuno ed il contesto in cui il soggetto opera. E' necessario quindi sviluppare nello studente le proprie potenzialità , dunque facilitando l'apprendimento del soggetto. Sviluppare una cultura dell'apprendimento nella capacità di condividere gli obiettivi, spostare l'attenzione sull'imparare a imparare e condividere conoscenza, tendenza a contestualizzare(non conoscenza solo astratta) , presentando compiti autentici, stimolando pratiche riflessive e metacognitive e costruire cooperativamente la conoscenza.

Con il blog si crea una learn community che ha lo scopo di promuovere una cultura dell'apprendimento in cui sia gli individui che la comunità imparano ad imparare. Attraverso il blog i singoli soggetti attraverso la comunanza di sforzi comprendono maggiormente ciò che studiano , ad utilizzare le conoscenze e le proprie abilità come risorsa per risolvere collaborativamente i problemi.

A tal proposito quindi risultano particolarmente efficaci le ricerche di gruppo, discussioni pubbliche, problem solving collaborativo come anche brainstorming collaborativo

Il docente assume quindi un ruolo di facilitatore e organizzatore , oltre che suggeritore e consigliere; deve sviluppare un rapporto informale con lo studente per permettere un vero scambio di idee e motivazione al lavoro.

Segnalo: http://formare.erickson.it/archivio/marzo_03/editoriale.html

http://formare.erickson.it/archivio/sett_ott03/editoriale.html

Testi bibliografici

Ieri sera sono tornata isolana!
Qui anzicchè trovare caldo , ho trovato la pioggia che mi accoglieva; se devo dire la verità meglio, perchè così non mi viene voglia di andare al mare.
Sto facendo delle ricognizioni sulla bibliografia da trovare per i miei capitoli, ho comprato:
Barabàsi Albert Làslò, Link. La scienza delle reti, Einaudi,2004.
Berners Lee Tim, Larchitettura del nuovo Web. Dall'inventore della rete il progetto di una comunicazione democratica, interattiva e intercreativa,Feltrinelli,2001.
Maistrello Sergio, La parte abitata della rete,Tecniche Nuove ,2007.
Ranieri Maria, E-LEARNING: modelli e strategie didattiche,Edizioni Erickson,2005.
Trentin Guglielmo, Apprendimento in rete e condivisione delle conoscenze. Ruolo , dinamiche e tecnologie delle comunità professionali online,Franco Angeli,2006.




venerdì 27 aprile 2007

sovraccarico cognitivo?

Questa sera ho intitolato il mio post sovraccarico cognitivo perchè ho pensato che non potrebbe il blog con scrittura, lettura ed immagini essere un sovraccarico cognitivo? Mayer sostiene che se le parole sono unite alle immagini o le animazioni sono accompagante da narrazioni audio, allora si ha un buon rapporto tra comunicazione multimediale e apprendimento perchè l'una è la prosecuzione dell'altra. Per sovraccarico cognitivo lui intende l'eccessivo uso di un solo canale( visivo o uditivo): presentare un testo scritto insieme ad una animazione complica l'integrazione delle informazioni perchè il canale visivo viene sovraccaricato e non può più gestire le sorgenti visive. Questo viene superato se si coinvolgono entrambe i canali in egual misura , uno uditivo ed uno visivo. Mi chiedo se il blog a volte non potrebbe cadere in questo errore, perchè è ricco di informazioni visive. Mi sono accorta che quando ho aperto il sito Ludus Litterarius ed ho ascoltato la sua musica , sono rimasta più tempo nel blog, ma questo tipo di musica non ha un collegamento con le parole, nonostante tutto distende la mente.
Clark e Mayer sostengono che affinche non ci sia sovraccarico cognitivo per il canale visivo, bisogna utilizzare :
  • grafici e testi significativi che siano brevi,
  • utilizzare uno stile conversazionale,
  • avvalersi di coach virtuali per dare suggerimenti.
Allora detto questo anche se la maggior parte dei blog sono con un unico canale visivo non c'è sovraccarico cognitivo perchè come si vede rispettano proprio i tre punti detti sopra. In effetti il blog è il modo migliore per imparare divertendosi.

giovedì 26 aprile 2007

Vacanze baresi

Si dico bene, proprio vacanze baresi;oggi ho trascorso tutto il giorno in ateneo per discutere della tesi. La cosa buffa è che proprio quando dovrei farmi venire le idee obligatoriamente ,non mi vengono!
Approfitto per ricordare delle cose:
1) il "capitolo" non deve essere in corsivo e deve essere centrato;
2) Titolo del capitolo sotto al "capitolo": es
CAPITOLO 1
DEFINIZIONE DI BLOG
3) Dare 3 spazi
4) scrivere 1. e primo paragrafo
5)rientrare di mezzo centimetro attraverso gli indicatori a forma di triangolo in alto nella barra;
6)non scrivere citazioni di citazioni; è preferibile ricercarle alle fonti,
7)quando si cita una fonte se sono più di tre righi aprire virgolette, scrivere con grandezza 10 , rientrare con 1 tab;
8) è preferibile fare solo citazioni significative;
9)le note: scrivere nome dell'autore,cognome, titolo del testo in corsivo, editore, città, anno, p. n.
10) se si scrive una nota riferita al sito internet: autore, titolo sempre in corsivo,in(=url) sito, giorno mese e anno di aggiornamento;
11) è preferibile avere più paragrafi che devono essere almeno lunghi due pagine, i sottoparagrafi anche brevi;
12) quando si elenca qualcosa è meglio farlo numerato perchè più diretto e ha un impatto immediato;
13) ricorda che quando scrivi un paragrafo cerca di essere coerente, non cambiando discorso;
14) per ogni figura che deve occupare metà pagina scrivere fig. 1 titolo, fonte(con grandezza 10)
15) quando scrivi anche una lista di notizie prese dalla fonte direttamente devi comportarti come una lunga citazione, quindi rientra e rimpicciolisci,
16) dimenticavo le note vicino alle parole scrivile sempre prima di incominciare la citazione;
17) quando si citano due autori, non inserire l'uno subito dopo l'altro ma fai un confronto tra i due come Anne Davis e Scott Leslie;
18) Imma abbi cura della tua tesi!
19) COSA FONDAMENTALE :ricordati di inserire lo schema di Scott Leslie sopra al paragrafo con una linea.
20) ricordati che lo schema di Scott Leslie verrà in una pagina grande apribile come un cartoncino per gli auguri; deve riportare:
  • i contorni grigi,
  • le parole più scure
  • lo sfondo colorato

BUON LAVORO!!!

mercoledì 25 aprile 2007

Aspetti critici della stesura della mia tesi

Vorrei scrivere sul mio blog alcuni aspetti critici della mia tesi per essere più precisa dei miei due capitoli. Nel primo capitolo esploro il blog. Leggendolo più volte mi rendo conto che è superficiale in alcuni punti. Ho dato degli input interessanti ma non li ho approfonditi ulteriormente.
Mi sono poi dilungata troppo in alcuni paragrafi invece di suddividerli ulteriormente. Il lavoro così è più organico e completo. Terza cosa devo continuare a introdurre altri argomenti che mi sono sfuggiti. Da qui si può osservare come abbia fatto un lavoro con molti difetti anche se mi sono così impegnata dalla mattina fino alla sera di continuo che mi sento stremata, ma nonostante tutto sono contenta perchè sta nascendo una tesi che mi piace. Ho trascurato nel vero senso della parola tutta la vita che mi circonda. Bè , alla fine sarò soddisfatta , ne sono convinta! Questa prima scrittura mi ha reso l'idea di come devo migliorare la tesi.
Questa tesi è veramente una autobiografia formativa; sta nascendo a poco a poco; l'ho cercata e la sto creando, giorno dopo giorno, non importa che stia rinunciando a qualcosa, l'importante è fare qualcosa per sentirsi gratificati.
Secondo me il fatto di aver compreso i punti critici della mia tesi è un buon punto perchè mi sprona a fare sempre meglio. All'inizio avevo timore di non essere in grado di farcela, ora sono a metà strada e sto cercando di mettercela tutta per creare un buon lavoro, mano a mano sto facendo sempre più mio l'argomento e questo fatto mi porta a voler conoscere sempre più , perchè fondamentalmente sono sempre stata una persona incontentabile.Pochi giorni fa mi sono chiesta se questo è un bene o è solo deleterio per la mia persona e mio marito mi ha fatto ricordare che chi si accontenta gode,è vero, ma chi vuol sempre il meglio non può avere che giovamento, chi non si accontenta va avanti, guarda avanti ...........chi si ferma è perduto (sono in vena di frasi fatte!) . Sono vere queste cose! Sto proprio sperimentando una autobiografia formativa: ma allora il blog è un setting formativo!!! Tutto quello che scrivo sulla mia tesi sono perfettamente vere, lo dice(e lo hanno detto prima di me tante persone!)una persona che lo sta sperimentando!

martedì 24 aprile 2007

preparazione di due capitoli della tesi

In questi ultimi giorni sto riguardando i primi due capitoli della tesi e la sto stampando, mi occupa tutto il giorno e non riesco ad aggiornare il blog, perchè gli aggiornamenti necessitano necessariamente di viaggi in rete.
Spero tanto che questi due capitoli vadano bene, non pretendo di aver fatto tutto e bene ma almeno di aver scritto qualcosa di coinvolgente e bello da leggere.
Questi sono i miei primi pensieri di laurenda.

domenica 22 aprile 2007

Comunità di apprendimento

Un blog di classe sviluppa una comunità di apprendimento. Ci sono tanti autori che parlano di comunità di apprendimento ma a me il termine comunità mi fa pensare alla distinzione di Tonnies fra comunità e società oppure a quella di Durkheim tra solidarietà meccanica( comunità) e solidarietà organica(società). Entrambi gli autori sostengono una netta differenza tra comunità e società: si tratta della differenza tra le relazioni, la prima di tipo familiari basate sul reciproco rispetto, le credenze diventano la base di una forte organizzazione sociale; cioè si riferisce ad un modo di sentire comune e reciproco che tiene insieme gli uomini come membri di un tutto. Essa è una condizione psicologicamente confortante e di grande sostegno per gli uomini. Nella società invece ci sono legami contrattuali , ossia legami che sussistono solo se esiste un contratto, quindi sono freddi e distaccati, nessuno fa qualcosa per l'altro senza avere una prestazione o una donazione.
Durkheim invece distingue la solidarietà meccanica in cui i membri di una popolazione elaborano un insieme di credenze , valori e orientamenti condivisi da tutti, come la comunità di Tonnies. La personalità qui è ciò che contraddistingue una persona dall'altra, è una comunità molto omogenea che si basa sulla omogeneità degli individui. La solidarietà organica è la società con una divisione del lavoro molto sviluppata, tutte le persone dipendono dalle altre le cui attività sono collegate con le proprie. Esiste una certa individualità e differenziazione sociale.
Durkheim individua nella divisione del lavoro alla base della solidarietà sociale. L'autore sosteneva che l'aumento della divisione del lavoro genera eterogeneità e frammentarietà nelle relazioni degli individui. Quindi un eccesso di divisione del lavoro non può che essere negativo.
A me società rimanda al concetto di nomadismo: un nomadismo interiore che ci faccia attraversare universi di problemi , mondi vissuti e paesaggi di senso. Un nomadismo che è spazio invisibile delle conoscenze, dei saperi, delle potenzialità di pensiero in seno alle quali si dischiudono le qualità dell'essere. Siamo nomadi nel senso di un divenire umano che ci attraversa e che noi stessi costruiamo.

sabato 21 aprile 2007

Il Blog per l'apprendimento

L'insegnamento che si avvale del blog mette in correlazione i concetti con il significato contestualizzato: gli usi del blog in educazione possono essere i seguenti:
Blog di gruppo: nato come incontro dei bloggers all'interno di ambienti virtuali di apprendimento.
Scrittura pubblica: blog come mezzo per pubblicare la scrittura degli studenti. Ciò fa sviluppare un'ottima abilità nella scrittura.
Giornale e diario dove annotare esperienze di apprendimento: gli studenti mantengono un blog per registrare ed annotare le loro esperienze quotidiane; ciò favorisce il pensiero creativo.
Pubblicazione di opinioni personali: blog usato come diario per annotare le proprie riflessioni ed opinioni per mezzo di post aperti ai commenti dei bloggers.
Blog accademici: questi tipi di blog permettono di interagire con diverse persone in maniera informale.
Giornale di ricerca: blog utilizzati per pubblicare articoli scientifici in maniera informale per discutere sulle ricerche prima di pubblicarle formalmente in ambiti accademici.
Un giornale per apprendere: blog come mezzo per commentare , discutere, condividere conoscenza.
Tutto ciò produce apprendimento attraverso la ricchezza delle esperienze condivise.
Le fasi di costruzione di un blog in ambito formativo :
Istituzione, introspezione, monologo riflessivo, dialogo riflessivo, artefatti di conoscenza
La fase di istituzione consiste nel incoraggiare gli studenti a partecipare al blog nel quale sono previsti questionari strutturati che fungono da guida nel processo di scrittura;
introspezione consiste nel passggio dalla fase del questionario strutturato alla fase della descrizione di eventi di apprendimento;
monologo riflessivo consistente nell rilettere sulle proprie esperienze con valutazioni più profonde;
dialogo riflessivo consistente nell'intergire insieme agli altri ragazzi riflettendo sulle proprie esperienze di apprendimento;
infine artefatti di conoscenza , il blog consente di creare conoscenza attraverso la generazione di scrittura che è il mezzo fondamentale per condividere conoscenza. Ma lo studente diventa anche lettore oltre che scrittore.
Interessante link: http://knoledgetree.flexiblelearning.net.au/edition04/pdf/Blogging_to_Learn.pdf

venerdì 20 aprile 2007

Blog : diario come attrezzo introspettivo di ricerca

Una ricerca di Renata Suzuki studia il blog sottoforma di diario on line che può essere utilizzato come un attrezzo introspettivo di ricerca dell'insegnante.
Il blog aggiunge un elemento dinamico ed interattivo all'interno dell'aula, aumenta il processo motivazionale servendo a co-costruire la ricerca qualitativa.
Paragonato ad un diario tradizionale ha in più delle potenzialità che vengono espresse nella facilità comunicazionale con altri colleghi sviluppando una maggiore motivazione di conseguenza maggiore coinvolgimento di ognuno all'interno della ricerca.
Il blog ha delle caratteristiche che dimostrano come sia adatto al suo uso in ricerca
1) l'ambiente personale facilita il metodo di ricerca;
2) la caratteristica di pubblicazione istantanea serve da requisito preliminare all'accesso di conoscenza universale;
3) il blog di collaborazione comunicativo caratterizza il collegamento tra l'insegnante e la Comunità globale degli educatori.
L'ambiente personale facilita il metodo di ricerca perchè facilita la ricerca dell'insegnante in aula; gli strumenti più efficaci di ricerca sono probabilmente quelli in cui l'insegnante da osservatore diventa coinvolto nella progettazione dello strumento.
Il diario blog dell'insegnante non è invasivo e risulta l'attrezzo ideale per verificare i test; inoltre sono facili da maneggiare ed è gratuito; unisce il divertimento e la personalità con la ricerca; incita l'insegnante e ritenersi libero di esplorare e scoprire nuove idee.
La caratteristica di pubblicazione istantanea serve da requisito preliminare all'accesso di conoscenza universale: la pubblicazione è una funzione significativa nell'uso del blog rispetto alla ricerca tradizionale. Il blog infatti è proprio un mezzo ideale per la ricerca perchè consente di registrare dati in modo sistematico, ordinato, replicabile ed è aperto per ulteriori commenti.
Il blog di collaborazione comunicativo caratterizza il collegamento tra l'insegnante ed una Comunità globale degli educatori perchè il blog collega l'insegnante ad una Comunità virtuale mediante osservazioni su scala globale. Possiamo pensare all' Educational Blogger Network che unisce ricerche di ricercatori ed insegnanti di tecnologie educative che si cimentano nello studio degli strumenti come il blog nella formazione; oppure come il blog didattici..... appassionatamente che connette insegnanti italiani nello studio del blog nella scuola. Un blog di collaborazione favorisce un certo tipo di discussione che approfondisce i pensieri e gli studi di ognuno , di raggiungere una rete globale che da supporto alla conoscenza professionale.
Link: http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&u=http://www.cc.kyoto-su.ac.jp/information/te

giovedì 19 aprile 2007

Scrittura della tesi

Sto prendendomi una pausa dalla scrittura della tesi. Ho così tanto ancora da scrivere che mi sento sommersa di idee ma non riesco bene ad organizzarle, scrivo buttando giù tutto quello che mi passa per la testa e in una seconda fase quando andrò a rileggere avrò forse le idee più chiare. Vorrei tanto conoscere i siti dei blog didattici attuali e vorrei anche creare una connessione con gli insegnanti dei blog per sapere cosa pensano del blog in aula ma soprattutto quali sono state le evoluzioni del loro blog didattico. Magari mi risponde qualcuno!!!
Da quando ricevo i commenti sul mio blog non posso fare a meno di continuare a desiderarli. Ha ragione Stephen Downes quando dice che i commenti sono più importanti del post. Infatti il solo pensiero di avere delle idee, di relazionarmi a chiunque sulla bae dello stesso argomento , mi stimola tantissimo .
Che bello avere un blog!! Lascio commenti anche a blog che non hanno nulla a che vedere con il mio argomento: il bello è comunicare senza limiti imposti!

martedì 17 aprile 2007

Blog paradigma di formazione

Oggi stavo riflettendo sul termine paradigma. Questo termine deriva dal greco paradeigma e significa modello, progetto, esempio. Platone lo usava in entrambe le accezioni, sia come modello che come esempio. Le idee sono modelli di paragone assoluto conoscendo i quali è possibile decidere se qualcosa sia o non sia conforme ad esse. Il blog non è un modello di paragone assoluto come le idee platoniche ma è un progetto di formazione personale. Infatti proprio l'autoriflessività tipica del blog lo fa essere un progetto di vita. Un auto-riflessività come autopoiesi; un racconto introspettivo in cui si fa strada il tentativo di far assurgere al piano della razionalità e della coscienza le proprie volizioni, intenzioni, propositi; luogo nel quale il proprio Io in quel momento diventa l'io-tessitore che collega e intreccia, che costruisce e lega, che annoda e snoda quell'intreccio che si forma nell'esperienze della nostra vita: è un osservarsi imparando a prendere le distanze da se stessi cioè dividersi senza perdersi, è una conversazione con se stessi, un familiarizzare con il proprio vissuto. Tutto ciò permette di scoprirsi unici ( identità) ma anche molteplici ( identità plurima); è la scoperta di essere un sè attraverso la molteplicità di pensieri e di esperienze. Per questo ci si stima nello scoprire la ricchezza dimenticata. Ecco il motivo per cui si impara apprendendo da se stessi. Scrivere nel blog è un esempio di tutto ciò! ........
Blog paradigma di vita!

lunedì 16 aprile 2007

Conversazione della scuola 2.0

Quale giro di valzer ci propone Antonio Sofi nel suo post "La scuola che blogga ( anche con i genitori)": interessante per il mio lavoro sul blog in ambito formativo! Ci sono diversi spunti sui modi di usare un blog didattico per bambini ideato da Peter di Geekyteach, mentre Erin Teeling posta un buon sunto delle esperienze d'uso del blog in classe.
Si parla anchedel blog per comunicare con i genitori perchè l'uso del blog di classe diventa motivo per coinvolgere in prima persona e attivamente i genitori nel processo didattico ,specialmente nelle classi dei primi gradi della formazione scolastica quando i genitori sono più attenti al percorso formativo del proprio figlio. Quindi la presenza di un blog di classe dà la possibilità ai genitori di lanciare un'occhiata a quello che sta accadendo nelle classi avendo la possibilità di intervenire con qualche commento.In questo modo la scuola diventa proprio conversazione che lega tanti nodi verso il centro: il soggetto! Tutto in sinergica combinazione affinchè l'individuo che formi sia il più adatto alla società che cambia!
Link a questo commento:
http://www.edupodcast.it/index.php/2007/04/12/la-scuola-che-blogga-anche-con-i-ge

domenica 15 aprile 2007

Blog....blog...blog...e ancora blog

Oggi ho trovato un documento di Romolo Pranzetti : "il blog va a scuola". Sembra interessante, il sito è: http://www.comeweb.it/edublog_c.pdf
Da quanto sto leggendo penso che il blog sia un mezzo per imparare ad esprimersi in rete, imparare a riconoscere i pregi ed i difetti di questo strumento, assumendo un pò per volta la dimensione mentale che le reti di comunicazione telematica richiedono. Bisogna immaginare il blog come parte del programma scolastico, non un seminario di informatica: una materia di studio a tutti gli effetti.
Di conseguenza mportante è definire le finalità didattiche come:
  • motivare alla lettura e alla scrittura,
  • educare alla cultura della rete,
  • abituare i ragazzi a considerare Internet come una fonte di risorse per la cultura,
  • abituare alla collaborazione a distanza,
  • abituare alla condivisione delle idee e delle risorse,
  • abituare ad essere oggettivi.

Quindi ogni alunno dovrà essere in grado di:

  • riferire le caratteristiche del medium Blog,
  • utilizzare tutti gli strumenti che il blog mette a disposizione,
  • pubblicare post con solo testo,
  • pubblicare post con testo ed immagini,
  • pubblicare commenti agli articoli pubblicati sul blog,
  • invitare qualcuno a scrivere sul blog,
  • Cercare idee per gli articoli prima di tutto tra gli interessi personali,
  • documentarsi , utilizzando: biblioteca, internet, agenzia di stampa, esperti,
  • raccogliere informazioni nei minimi dettagli,
  • sviluppare un'idea attraverso il confronto con gli altri,
  • scrivere un articolo in forma semplice, chiara e sintetica,
  • rivedere il testo e modificarlo per aumentare la leggibilità e l'interesse del lettore,
  • citare le fonti che si sono utilizzate per scrivere l'articolo.

Creare un blog in classe è una esperienza coinvolgente sia per l'alunno che per l'insegnante stesso il quale può avere giovamento dal suo operato perchè si instaura un clima talmente positivo tra lui e i suoi alunni creato dallo scambio intergenerazionale che arricchisce l'insegnante di nuove vedute che ampliano i propri orizzonti di insegnamento.

sabato 14 aprile 2007

Continuo a pensare al blog usato in aula

David Carraher sottolinea perchè il blog è uno strumento eccezionale per l'alunno in quanto evita l'insorgere di alcuni problemi che invece si incontrano in una didattica tradizionale:gli studenti diventano promotori di conoscenza ma in molte scuole gli studenti hanno poco accesso alle risorse di informazioni, alle diverse interpretazioni degli eventi che accadono ;
l'apprendimento è condotto non attraverso la scoperta della conoscenza ma attraverso testi e saggi già preconfezionati ;gli studenti diventano così stolti perchè non mettono in discussione le proprie idee ; isolati perchè l'idea dello studente non beneficia delle considerazioni di altre persone; inoltre c'è la svalutazione degli studenti che si sentono svantaggiati nell'essere valutati attraverso una annotazione sul registro.
Un altro problema è il fatto che la scuola rimane un sistema isolato dalla società. La ricerca infatti diventa un modo per inserirsi nell'attuale società della conoscenza.
I curricoli che si sviluppano in una scuola isolata sono esclusi dal sistema sociale.
Anche l'insegnante nel sistema tradizionale ha poco accesso a quello che è il suo compito primario di insegnamento ed apprendimento essendo un detentore di cultura.
Un weblog di studenti permette di conservare le traccie dei loro pensieri in modo tale da individuare una discussione , da lasciare commenti, e dare il via ad una discussione Inoltre egli potrebbe linkare siti interessanti facendo il punto agli altri compagni come chiarificatore del problema.
Un weblog di insegnanti permetterebbero all'insegnante di conservare traccia delle loro idee nel tempo, aprendo discussioni con gli studenti e colleghi. Si costituirebbero vere e proprie classi di discussioni all'interno di uno spazio digitale.
http://blogs.law.harvard.edu/carraher/stories/storyReader$6-13k
Dalle mie ricerche emerge un discorso unico attorno al quale nascono diverse strade di sviluppo del blog: il blog è un attrezzo di collaborazione;la tecnologia del blog permette agli utenti di generare conscenza collaborando con altri. La collaborazione e la comunicazione è centrale nella teoria della pedagogia costruttivistica. Il blog genera ed amplia la conoscenza attravesro la collaborazione e la condivisione; inoltre la tecnologia del blog permette che gli utenti costruiscano la conoscenza a partire dalla conscenza attuale ripartendola con altri utenti.
Schroeder esmina come i blogs possono essere usati come attrezzo di collaborazione all'interno dell'aula nella costruzione di conoscenza:
"Immaginate un aula dove gli allievi leggono e scrivono le pubblicazioni quotidiane , gli insegnanti inviano le attività e le assegnazioni del giorno in modo che gli alunni e i genitori osservino on line, gli allievi collaborano sul risolvere un problema o sulla generazione di conoscenza in rete, effettuano post che pubblicano ,gli insegnanti potranno pubblicare commentiin risposta al lavoro dei suoi allievi, gli allievi osservano , ascoltano e vedono i videi ed podcast della lezione, generano cartelle multimediali per dimostrare di aver appreso." Barbara Sschroeder ci fa vedere come possono essere suddivise le fasi di un blog in aula. Possiamo notare come il blog non è solo scrittura , è anche lettura ed interazione.

Vorrei citare quello che dice Jill Walker, weblog: imparare e scrivere nella rete: " weblogs è un ottimo strumento per imparare.... ma tutte queste cose potrebbero essere scritte in un taccuino di carta - benchè la conoscenza che possiamo avere dalla lettura è importante. Cosa è più importante nell'insegnare ai nostri allievi un'alfabetizzazione della rete: scrivendo in un ambiente collaborativo e distribuito.....l'alfabetizzazione della rete portata nell'aula scuote gli allievi dalla scrittura individualistica e chiusa dei saggi scolastici. "
Link: http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&u=http://lttf.ieee.org/learn_tech/issues/october

giovedì 12 aprile 2007

Pensieri su weblog in aula

Mi sono chiesta quale differenza di osservazione c'è tra gli insegnanti e gli studenti nell'uso del blog?
Come gli insegnanti e gli studenti osservano i weblogs?

Un insegnante osserva i weblogs come:
  1. mezzo per migliorare la propria scrittura
  2. ritagliarsi uno spazio di apprendimento
  3. mezzo per generare rapidamente un Web site
  4. mezzo per interagire e apprendimento collaborativo
  5. punto perfetto per scrivere rapidamente
  6. una stanza di scrittura in cui si può far diventare lo studente ciò che vuole essere
  7. un posto perfetto in cui pensare
  8. un mezzo che offre l'opportunità di uno spazio di pubblicazione personale
  9. un sito Web in cui interagiscono attivamente insegnante e allievo
  10. un posto in cui collaborare
  11. un mezzo che include anche i genitori nell'operato della scuola

Come gli allievi osservano i weblogs:

Cito alcuni allievi di Anne Davis:

Brianna:

  • un posto divertente in cui scrivere
  • un posto in cui pensare fuori la scuola
  • un posto in cui esprimermi- il mio proprio territorio speciale
  • il mio amico immaginario
  • un posto in cui condivido i miei pensieri con gli altri individui
  • un posto in cui ricerco notizie
  • un mezzo per divulgare i miei pensieri senza restrizione

Danese:

  • Il weblog è un sito Web grande che permette di esprimere sensibilità personali sulle notizie
  • è un luogo educativo in cui poter pensare fuori dalla scuola
  • la gente può inviare pensieri e pòsso rispondere
  • imparo divertendomi
  • nessuno può controllare i miei pensieri
  • stando a scuola, il blog è qualcosa che rompe la routine
  • aiuta a miglirare la scrittura

Mi ha particolarmente attratta l'osservazione di Brianna sull'amico immaginario. Non pensavo che questo strumento potesse addirittura creare una certa compagnia ! E' incredibile!

Il link che segnalo:

http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&u=http://itc.blogs.com/necc2004/2004/05/how

mercoledì 11 aprile 2007

Perchè utilizzare il blog nella prassi didattica

Oggi ho visitato diversi siti come :
http://sophia.it
http://ilblogmtb.splinder.com/

Sophia è un magazine dove vendono riportati articoli che riguardano scuola-tecnologia-formazione. Ho trovato degli articoli dove si parla dei weblog nella didattica . Carmelo Ialacqua , anch'egli blogger, sostiene che" bisognerebbe fare una buona didattica che utilizzi il computer ed internet per sviluppare realmente abilità e competenze. I weblog si riveleranno utili per:
1)avvicinare gli studenti con coscienza critica alla multiforme realtà di internet;
2)scrollare lo stato di passività di molti allievi nell'utilizzare internet;
3)stimolare la capacità di selezione e vaglio delle informazioni on-line;
4)produrre contenuti originali, connettendoli all'interno di una rete di rimandi e link che aprano il confronto con altri utenti."
Ecco alcune riflessioni metodologiche che possono aiutare i docenti ad introdurre i weblogs nella loro didattica quotidiana:
"a scuola gli studenti non amano leggere e scrivere, fuori lo fanno continuamente( email, chat, navigare in internet); i docenti devono quindi riuscire a mettere in contatto ciò che i ragazzi fanno fuori la scuola. Il weblogs può farlo. Il weblog è uno spazio di lavoro molto diverso. è più libero, più aperto.
Il weblog consente di superare una certa passività che è propria di chi naviga in internet.
Il weblog diventa utile quando diviene una valida via per affrontare un problema.
Il weblog permette di esprimere e di argomentare per iscritto il proprio pensiero, capacità che l'insegnante potrà seguire e valutare online.
Attraverso i weblogs gli studenti possono diventare padroni di operazioni quali: analizzare informazioni rilevanti, individuare fonti per studi e ricerche, confrontare ipotesi, sviluppare pensiero critico e capacità argomentativa. []
Per un docente i weblog presentano anche una molteplicità di utilità pratiche:
a)fornire lezioni, compiti e comunicazioni agli allievi;
b)moltiplicare le possibilità di accesso a materiali di particolare importanza , attraverso appositi link;
c)potenziare l'interazione della classe anche attraverso discussioni ;
d)mantenere contatti con studenti assenti;
e)coinvolgere genitori nelle attività dei figli."
In italia l'uso del blog nella prassi didattica si è sempre più sviluppato, ci sono infatti tanti insegnanti che lo utilizzano come ad esempio:
Maria Teresa Bianchi nel suo Ludus Ltterarius;MaestroAlberto;Rosanna Rota; Anna Pansi; maestra mpm; ProfPagnus; gli stessi Anne Davis e Will Richardson di cui sto ricercando gli approfondimenti.
Riporto il link degli Articoli educativi di Weblog che ho trovato nel sito di Anne Davis :
http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&u=http://itc.blogs.com/necc2004/2004/05/educ

martedì 10 aprile 2007

Blog di sviluppo prossimale

Oggi ho letto un post del blog di Will Richardson di un insegnante Konrad Glogowski che ha aperto un blog di classe il 27 gennaio 2005 :
" sto sedendomi al mio scrittoio e gli allievi stanno lavorando duro sui loro blogs. Non si parla. Sembrano assorti nello scrivere. Sto chiedendomi se questo genere di aggancio intenso sia buono e se possa durare.[..] . Alcuni di loro vengono occasionalmente a fare domande riguardo al loro lavoro . Desiderano eseguire un buon lavoro."
Scrive anche sulle Comunità: "In una Comunità blogging elettronica , la scrittura acquista una funzione di vera comunicazione.In una Comunità elettronica i produttori non comunicano mai solo con se stessi, ma le loro osservazioni acquistano nuovi valori non appena la propria esperienza entra in interazione."
Definisce il ruolo dei docenti:"Il blogging per essere efficace, deve essere utilizzato come tecnologia per sostenere gli allievi in un processo attivo di co-costruzione della conoscenza. Ciò richiede un nuovo ruolo dell'insegnante come facilitatore . Dobbiamo giudarli verso l'uso di questo strumento non come esperti ma come co-ricercatori."
Richardson mette in evidenza nel suo blog come tanti insegnanti sono propensi all'utilizzo del blog in aula e come questo porti a sviluppare coinvolgimento e motivazione nell'alunno.
Konrad Glogowski sottolinea nel suo saggio sullo sviluppo prossimale il ruolo della comunità di pratiche e sottolinea la riflessione espressiva profonda, ogni partecipante può riflettere e costruire sulla sua propria pratica. Abbiamo bisogno di spazi per generare le nostre riflessioni, abbiamo bisogno di dare enfasi alla ricerca attiva. Gli insegnanti non possono effettuare le costruzioni di conoscenza sviluppate da altri ma hanno bisogno di riflettere sulla ridefinizione del proprio lavoro. Bisogna essere agganciati costantemente al pensiero riflessivo perchè ci fornisce le occasioni per generare collegamenti fra la teoria e la pratica, venendo così ad una comprensione più profonda delle nostre esperienze , riuscendo ad adottare nuove prospettive ed imparare come usare la riflessione come processo per la risoluzione dei problemi . Gli insegnanti hanno bisogno del senso che viene dal di dentro basato sulla riflessione personale che può aiutare a viaggiare oltre le nostre situazioni.
Si mettono in evidenza tre punti fondamentali: scrittura, lettura , comunità-costruzione.
Lui ha voluto creare per i suoi allievi un posto in cui scrivere e leggere, e lo studio indica che leggere migliora la scrittura e il senso di appartenenza ad una comunità. I suoi allievi infatti hanno generato le loro reti interagendo con i loro pari, leggendo e commentando il lavoro.
Bakhtin sostiene che nessuna espressione nasce eslusivamente da colui che scrive , ma derivano dall'interazione con altri testi ed altri blogger.
Questo è un genere di apprendimento informale condotta sullo sviluppo dell'abilità della scrittura diventando così scrittura connettiva. Gli allievi si sono trasformati in "amplificatori" di idee .
I link a questo riguardo:
http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&u=http://weblogg-ed.com/category/weblog_be
http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&u=http://www.teachandlearn.ca/blog/&prev=/s

Richardson sostiene che blogging è soprattutto un'esercitazione nella scrittura, la pratica fa migliorare l'abilità nel comunicare e nello scrivere; Non è tanto uno scrivere fine a se stesso ma un pensare o meglio un pensiero critico. Il processo del bloggare incomincia con la lettura e prosegue con il pubblicare le idee che chiariscono a se stessi ciò che si è letto:
http://translate.google-com/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.eschoolnews.com/et

lunedì 9 aprile 2007

Blog in educazione

Oggi ho visitato i siti di Anne Davis EduBlog, è veramente un sito molto interessante per coloro che usano il blog nell'insegnamento. Ho letto Spiegazione razionale per blogging educativo in cui mette in evidenza perchè il blog è così importante in un contesto educativo: non è solo scrittura nello spazio digitale , ma un modo per sviluppare nell'alunno un pensiero critico ed un uso critico ed efficiente di internet.
1)Il blog fornisce uno spazio per la condivisione di opinioni e per sviluppare comunità di apprendimento ed uno spazio dove gli allievi ed insegnanti possono imparare l'uno dall'altro.
2)blog fornisce agli allievi una prospettiva nuova su significato della voce perchè emerge la distinzione tra le varie voci degli alunni;
3) contribuisce a sviluppare l'intenzionalità ed ha capire cosa l'insegnante vuole;
4)offre la motivazione alla scrittura;
5) facilitano la riflessione e la valutazione;
6) facilità l'occasione per imparare collettivamente;
7) la natura interattiva del blog genera entusiasmo per scrivere e comunicare;
8) il blog insegna agli studenti lo scrivere per tutta la vita.
9) insegna la scrittura pubblica responsabile
http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&sl=en&u=http://anne.teachesme.com/2007/01
Anche Will Richardson studia i weblog nei contesti educativi nel suo Weblogg-ed
http://66.249.93.104/translete_c?hl=it&u=http://www.weblogg-ed.com/why-weblogs
qui si riportano spunti di idee weblogs dalle varie fonti di autori es :
Kairosnews sostiene che la maggior parte degli allievi sono fruitori passivi di internet, leggono ma non scrivono; scrivere per il blog invece può rendere i partecipanti attivi, è più dinamico perchè li unisce nelle conversazioni;
Terry Elliot : weblog trasporta le nostre intenzioni , con la volontà dell'essere umano e l'immaginazione aiuta a generarlo.
Il blog è uno spazio di scrittura, facile ripartibile, archiaviato automaticamente, il blog può trasformarsi in cartelle digitali dove annotare asseganzioni e successi degli allievi.
Laura Shefler sostiene che gli allievi esercitano il pensiero critico, si assumono le responsabilità creative e fanno uso specializzato di elementi di disegno e di lingua; risulta piuttosto con la pratica invece che con la teoria un'apprendimento più efficace della scrittura , lettura e pensiero critico;
Infine Peter Ford dice che le tecnologie di comunicazione e delle informazioni prepara gli allievi ad un mondo in rapido cambiamento.
Ci sono altri autori che dicono il loro pensiero su questo argomento.
Ho inoltre trovato un sito dove vengono riportati Articoli educativi di weblog :
http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&u=http:/7itc.blogs.com/necc2004/2004/05/educ

domenica 8 aprile 2007

L'ideologia del blog

Come in tutti gli studi su fenomeni sociali di vasta portata come il blog non possono mancare scetticismi sull'uso del blog in tutti i settori. C'è chi inneggia il blog ( io stessa perchè ho riscontrato la sua incredibile potenza comunicativa!) , ma ci sono anche studiosi che ne mettono in evidenza alcuni svantaggi: Geert Lovink nel suo Blogging, the nihilist impulse sostiene che i blog testimoniano e documentano il potere decrescente dei media mainstream, ma non hanno consapevolmente sostituito la loro ideologia con una alternativa. Detto in altro modo i blog promuovono differenze tra le tante individualità che si intrecciano ma propongono un fondo uniforme non diverso dalla ideologia dei media mainstream. Le grammatiche e i linguaggi che fanno riferimento a un pubblico si ripropongono apparentemente in modi sostanzialmente uguali, ossia l'individuo con il blog conferma di essere costruito dai linguaggi di massa. Possiamo anche leggere ciò come una forma di autoespropriazione ma anche come una forma di autoaffermazione , ed in tal senso emerge un atteggiamento nichilista secondo Lovink . Lui dice che la ricerca di senso passa dalle forme di auto -affermazione e quindi auto-pubblicazione; testimonianze dell'esistenza individuale, di affermazione del proprio vissuto.
L'universo blog è un arcipelago di isole di stabilità nella loro differenza. Come ricerca Dana Boys la distinzione che bisognerebbe marcare è quella generazionale.
Link: http://media-mondo.blogspot.com/2007/04/critica-della-ragione-anti-ideologica.html
Ci sono anche coloro che sostengono che il social networking sia una pratica che cancella la socializzazione poichè risponde ad un bisogno di desocializzazione: "il contatto , la presenza, la vicinanza, diventano sempre meno sopportabili per la generazione che ha imparato più parole da una macchina che dalla mamma, per bambini che non hanno frequentato bambini, e sono cresciuti attaccati ad un mediatore di socialità". E' soprattutto l'autismo , cioè incapacità di sentire l'altro , dunque di percepire il piacere dell'altro che caratterizza questa generazione videoelettronica.
Se devo dire il mio pensiero non voglio proprio credere a tutto ciò! E' veramente un pensiero nichilista!! A me fa un pò male pensare che potrebbe essere così, preferisco invece pensare a quanto è bello comunicare con persone distanti tanti chilometri.
http://lnx.reteuropaistruzione.net/blog/?p=85
A proposito il link del blog : Oltre l'Ora di Religione è corretto!

sabato 7 aprile 2007

Blog come risorsa per apprendere

Stavo riflettendo sul fatto che il blog è sia uno strumento per fare ricerca ma soprattutto usato nell'ambito formativo è uno strumento per migliorare l'apprendimento degli studenti migliorando prima di tutto la motivazione ad apprendere. Faccio riferimento al blog usato da un insegnante di religione come estensione dell'orario di lezione (avendo solo un ora di lezione alla settimana). Questo blog si intitola "Oltre l'Ora di Religione", un blog tra gli alunni che si avvalgono dell'IRC (insegnamento della religione cattolica) e la loro insegnante per continuare l'ascolto e il dialogo oltre l'ora di Religione settimanale.
Si è notato che gli alunni erano particolarmente motivati ed entusiasti, ciò migliora l'apprendimento che può diventare anche ludico, aquesto proposito mi sembra importante fare riferimento agli studi di Gardner sulle intelligenze multiple; Bruner apprendimento per scoperta; Vygostsky sull'area di sviluppo prossimale.
il suo link:
http://gold.indire.it/datafiles/BDP-GOLD00000000001FBBF6/gold_descrizione.doc
Forse l'indirizzo è errato! Devo controllare!
inoltre ho letto anche un sito di Stephen Downes dove si chiede se dovrebbero aprire un blog anche i professionisti e risponde di si; egli sottolinea il fatto che bisognerebbe scrivere giornalmente almeno per mezz'ora .
Il blog può organizzare e promuovere la ricerca,
Si possono ottenere così dei commenti e riflettere,
postare riduce la distanza,
gli allievi attivi possono intensificare la loro spirale dell'apprendimento,
li motiva a continuare a lavorare.
link: http://66.249.93.104/translate_c?hl=it&sl=en&u=http://halfanhour.blogspot.com/2006
Ma Richard Long non è proprio convinto che i ragazzi a scuola possano veramente bloggare, dice: "per la sua stessa natura il blog come compito assegnato in classe non è un vero blog [] gli studenti a cui viene chiesto di scrivere un blog lo fanno per un pubblico di una sola persona: l'insegnante" .

Le mie ricerche hanno scoperto anche che il brainstorming collaborativo può essere utilizzato anche nel blog e sviluppa apprendimento visivo, attivo e collaborativo.

venerdì 6 aprile 2007

Blog nella ricerca: seconda parte

Benchè le potenzialità della divulgazione del sapere personale siano enormi è necessario però comprenderle da tutti i punti di vista anche quelli per cui i ricercatori non sono propensi ad ottenere questa tecnologia:
1)rappresenta una rottura delle usuali pratiche sociali e culturali; molti ricercatori considerano la comunicazione informale come una cosa privata o semi privata, potrebbe esserci riluttanza a criticare il lavoro degli altri non esendo una pratica sistematica;
2) i primi ad addottarla sono quelli che ci credono es i giovani studiosi con una rete sociale non completamente svilluppata e ricercatori interdisciplinari che hanno bisogno di emergere;
3) trovare i weblog che ci piacciono richiede tempo;
4) ci sono problemi della concorrenza e segretezza; in molti circola la norma di condividere il lavoro solo con persone fidate.
I ricercatori impegnati nella divulgazione del sapere personale:
J;ohn Baez, fisico matematico che redige regolarmente una colonna in cui descrive documenti e libri di suo interesse;
Lawrence Lessing insegna a scuola di diritto di Stanford, utilizza il suo blog per discutere questioni legali e politiche legate al diritto d'autore;
Gonzalo Frasca fa ricerca sul potenziali dei videogiochi come mezzo di comunicazione;
David Gurteen, consulente di gestione di conoscenze, egli si descrive come un pensatore indipendente, un ricercatore, un consulente, un autore e un oratore;
Jill Walker, fa ricerca sulla narrativa digitale e formula teorie sul weblog e sugli ipertesti;
Stephen Downes è ricercatore in e-learning ed ogni giorno pubblica OLDaily dove discute i nuovi sviluppi del campo.
Mi piace ciò che pensa Phil Wainewright"in una rete estensivamente aperta, quello di cui puoi essere certo è che qualcuno ha già la stessa idea che hai tu. Se neghi questo fatto, sei relegato a rimanergli indietro"

La divulgazione del sapere personale è come una conferenza permanente, i propri scritti possono essere letti anche tanto tempo dopo essere stati redatti.
La conversazione faccia a faccia richiede la presenza fisica di ognuno in un determinato posto e soprattutto alla stessa ora; hanno un raggiodi influenza limitato (non puoi collegarti ad una conversazione faccia a faccia; al contrario chiunque può agganciare ad una conversazione che si svolge attraverso weblog e in qualsiasi momento.

Inoltre penso che questa forma di sapere non sia in diretta competizione con altre forme di condivisione di sapere ma occupa solo uno spazio che non è occupato da altri mezzi di comunicazione .

Prendendo in riferimento il blog come condivisione di conoscenza sembra sia proprio un caffè letterario dove si crea una nicchia. Non te li scegli tu i blogger che ti commentano ma è il tuo pensiero che li seleziona . Si diventa amatori opinionisti e si impara l'arte della scrittura (ci sono anche persone che lo fanno di professione). Anche sè c'è il "velo di Maia" che copre il volto della persona con cui parli , non ci sono falsità ed ognuno dice ciò che pensa realmente. Ci si mette in gioco ed è esattamenter un andare oltre. Si è proprio un andare oltre se stessi e rivelarsi.
E' partendo dalla semplicità che si scopre la complessità!!!
http://formazioneblog.splinder.com

giovedì 5 aprile 2007

Blog nella ricerca

A proposito del blog nella ricerca sembra utile parlare della divulgazione del sapere personale.
La divulgazione del sapere personale è cresciuta con la diffusione del weblog perchè permette alle persone di comunicare pubblicamente e di stabilire delle relazioni . E' un modo diverso di condividere conoscenze nell'ottica di una comunicazione informale e formale.Tutto ciò ha dato vita all'accessibilità del sapere creando una rete sociale intorno a quel tema. Reti di relazioni come nodi nel social network mi sembra interessante; mi fa pensare al blog come Sistema, come mezzo per mettere in relazione sinergica tante idee.
Posso sottolineare gli usi della divulgazione del sapere personale specialmente dai ricercatori che possono con questo strumento comunicare tra loro.
John Smith nel suo " The Deconstructed Journal - A New Model for Academic Publishing"
ne ha individuati alcuni:
1) Aiuto nel selezionare il materiale in quanto il ricercatore soffre di sovraccarico di informazione;
2) visibilità di una rete di fiducia interpersonale : chi proviene da altri settori ha difficoltà a individuare chi è chi in una comunità, in questi casi il blogrolling aiuta a scorrere più velocemente altre persone competenti;
3) gestione di sapere personale;
4) veloce reazione di ritorno sulle idee specialmente se qualcuno abbia una idea ma non sappia a chi possa interessare. La divulgazione permette di "lanciare in aria delle idee";
5) facile connessione tra i ricercatori;
6) raccolta di contenuti relativi a campi emergenti: in questo caso il blog diventa giornale virtuale ;
7) promozione della diversità per dare visibilità al lavoro del ricercatore promuovendo diffusione , discussione di idee;
8) apertura delle finestre nelle" torri d' avorio "intendendo il mondo accademico criticato per essere chiuso in se stesso.

Con la divulgazione del sapere personale le idee hanno un alto potenziale nell'andare oltre il campo da cui sono nate e le comunità diventano più permeabili socialmente ed intellettualmente.

mercoledì 4 aprile 2007

Fase transitoria

Sto trascorrendo una fase transitoria dalla ricerca all'organizzazione di idee. mi è bastato un giorno di pausa(non voluta da me, tengo a precisare!) per perdere il filo del discorso!
Ho parlato nello scorso post del blog come scatola per idee, ma mi sono accorta come il blog sia anche uno strumento di gestione delle conoscenze attraverso sia la progettazione di ambienti per la condivisione di conoscenza , sia attraverso metodologie per la rielaborazione del sapere condiviso. Penso che sia qui inevitabile distinguere tra conoscenza ed informazione perchè la conoscenza non è solo formale o esplicita e l'informazione è spesso associata al sovraccarico dell'informazione, mentre ciò che appare necessario è imparare a selezionare criticamente le informazioni che possono essere rilevanti e trasformarle in conoscenze significative; acquistano così valore strumentale anche l' e-portfolio che tende apromuovere la costruzione di un orizzonte di apprendimento personale e la progettazione di una propria identità. Devo indagare la relazione che c'è tra informazione quantistica e teorie costruttivistiche socio-culturali nelle scienze dell'educazione. Mi sembra molto interessante!

lunedì 2 aprile 2007

Non ci posso credere.........sto sognando!!

Che felicità oggi aver trovato dei commenti ,sul post precedente, di Giuseppe Granieri e Antonio Cavedoni ; è incredibile come coloro che io reputo i miei idoli del blog si siano accorti di me e mi abbiano lasciato un commento anche se brevissimo! Che sensazione mai provata prima d'ora!! E' la seconda cosa più bella che mi sia capitata nella mia vita!
Comunque sto leggendo Blog Generation e mi sa proprio che prenderò anche La parte abitata della rete di Sergio Maistrello.Mi piace ricevere consigli ( sono disposta ad accettarne degli altri!)
Vorrei ringraziare tanto entrambi per il loro intervento!

P.s. Vi prego consigliatemi ancora!!!