La tecnologia ha realmente cambiato il modo di concepire l'intelligenza: Claparede sosteneva che l'atto di intelligenza è il modo di risolvere un problema;
Levy sostiene che sia un prodotto di sapere comune , una volta che la memoria individuale è messa a disposizione della società , attraverso l'interazione diventa collettiva ; si presuppone uno scambio interculturale che le nuove tecnologie consentono. Ognuno può espandere il proprio sapere e moltiplicarlo , l'interattività consente alle intelligenze umane di entrare in contatto e di arricchirsi continuamente.
Levy sostiene che l'intelligenza collettiva è " distribuita ovunque, continuamente valorizzata, coordinata in tempo reale e porta a una mobilitazione effettiva delle competenze, è legata al corpo e alla terra ; tratta di rimaterializzazione e non di smaterializzazione"
De Kerckhove contrappone l'intelligenza connettiva che è la moltiplicazione delle intelligenze che si incontrano le une con le altre . Se due intelligenze si connettono formano una terza che è frutto dell'una e dell'altra.
Gardner parla invece di intelligenze multiple:
lui definisce otto tipi di intelligenze diverse in ogni individuo : linguistica, logica, musicale, spaziale- consistente nell'abilità a valutare gli ampi spazi - cinestetica corporea, personale-comprensione delle altre persone - interpersonale- comprensione di se stessi , di chi si è, di cosa si cerca di raggiungere- intelligenza naturalistica - capacità di riconoscere diversi oggetti nella natura( esseri viventi, piante, animali) .
Ognuno di noi è dotato di queste intelligenze , la differenza tra tutti consiste nei diversi utilizzi e combinazioni delle intelligenze e del prevalere di una rispetto ad un'altra. Le tecnologie possono aiutare ad espandere meglio una intelligenza che è meno definita in noi. Ecco il motivo per cui
le tecnologie sono strumenti usati per individualizzare e personalizzare l'educazione, attraverso l'offrire allo studente vari modi di mostrare ciò che capisce . In questo modo ognuno è avvantaggiato in base alle proprie potenzialità .
Fonti: http://news2000.libero.it/speciali/sp108/pg2.html
http://www.mediamente.rai.it/mmold/home/bibliote/intervis/d/dekerc04.htm
http://www.mediamente.rai.it/mmold/home/bibliote/intervis/g/gardner.htm
Segnalo questo bellissimo sito sulla teoria di Bruner:
http://tip.psychology.org/bruner.html
domenica 3 giugno 2007
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