domenica 6 maggio 2007

lo sviluppo delle connessioni parte seconda

Continuano le mie riflessioni per quanto riguarda questo interessante argomento. Mi piace molto affrontarlo perchè mi fa capire anche come vanno i rapporti tra le persone. Una persona che ha tante amicizie e conoscenze avrà più probabilità di avere rapporti; inoltre se spazia in diversi ambiti avrà più probabilità di intessere legami variegati e di aumentare le amicizie . La rete è una società virtuale , dove i collegamenti tra le persone sono come quelle che avvengono nella realtà, l'unica differenza consiste che in rete si possono conoscere persone che vivono in posti lontanissimi, e che non avremmo potuto conoscere nella realtà.
In rete bisogna distinguere gli hub dai connettori: i primi sono dei nodi che raccolgono un numero enorme di altri nodi e per mezzo loro riescono a collegare i nodi che fanno parte del sistema. Esempio di hub sono Yahoo.com o Amazon.com. I connettori invece sono gli individui che riescono ad assorbire un buon numero di link; li possiamo paragonare alle persone che nella vita quotidiana possiedono l'abilità di stringere moltissime amicizie e conoscenze.
L'analisi , in realtà vuole sottolineare come in rete gli hub o i connettori , racchiudono nella loro cerchia sempre nuovi nodi. Sappiamo che la rete cresce continuamente, se ricordiamo la prima pagina del web fu quella di Tim Berners-Lee. Ora nel web abbiamo circa miliardi di pagine web che vorrebbero essere lette. Secondo la teoria delle reti casuali tutti , in rete, hanno la stessa possibilità di essere linkati, ciò contrasta con la teoria della rete ad invarianza di scala secondo cui si ammette l'esistenza degli hub. Gli individui che aprono una pagina web per la prima volta fanno riferimento agli hub perchè secondo una logica reale i nuovi fanno riferimento agli anziani nodi per la loro estrema visibilità. Secondo il principio del collegamento preferenziale noi linkiamo la pagina web più connessa. I nuovi si accerchiano a quelli più conosciuti. E' un circolo vizioso sostiene Barabasi: " Devi essere conosciuto per ottenere una buona parte, ma devi ottenere delle buone parti per essere conosciuto".
Questo succedeva anche a me quando vendevo le attrezzature per i panifici. Coloro che vendevano di più erano sempre quelli che avevano anzianità di servizio e quindi vendevano di più; poi quanto più vendevano tanto più acquistavano prestigio, mentre io che ero nuova passavo in ultimo piano. Questo mi fa pensare ad una cosa: se ciò è vero e quindi i blog più linkati verranno sempre più linkati , avranno maggiore visibilità degli altri. I blog meno linkati verranno sempre più esclusi dal sistema , come si spiega la democrazia per questi blog che rimangono così al margine? Se lancio qualcosa nel web , spero che qualcuno la noti! ciò può succedere solo se ci fosse una scelta csuale dei link, ma invece non accade così, i link meno conosciuti si raccolgono intorno ai rari siti altamente connessi. Perchè emergono gli hub? Questo dilemma lo possiamo invece spiegare con il principio della crescita del web. Con l'arrivo di sempre nuovi nodi nella rete che continuano a scegliere i nodi più connessi, i nodi più vecchi continueranno ad avere sempre più link trasformandosi in hub e distanziandosi dal gruppo al quale appartenevano. Allora il collegamento preferenziale induce quindi il fenomeno del tipo" i ricchi diventano sempre più ricchi" perchè i nodi più connessi conquistano un numero crescente di link a spese dei nuovi arrivati.
"Allora come fanno gli ultimi arrivati a sopravvivere in un mondo dove solo i ricchi diventano sempre più ricchi?"
E' veramente un'analisi applicabile alla società moderna! Mi fa pensare ai giovani nel mondo del lavoro che fanno fatica ad inserirsi perchè l'Italia è una società anziana , e perchè le persone che ricoprono lavori prestigiosi sono sempre più una casta. Detto in questa maniera però la questione risulta abbastanza riduttiva; il problema si dovrebbe affrontare da tanti punti di vista.

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