Oggi nello scrivere la mia tesi sono incappata nel tema della democrazia nel web. Questo argomento mi ricorda la democrazia ateniese in cui tutti i cittadini era coinvolti nella decisione di aspetti che riguardavano il vivere. Con la crescita della popolazione , la complessità degli spazi , delle opinioni da gestire aumentava così si assistette al passaggio ad una democrazia rappresentativa.
Attualmente succede anche a noi , di non poter intervenire alle decisioni se non a posteriori. Con il web si è aperta una nuova cultura quella in cui l'informazione viaggia per essere condivisa e creata. Il cittadino si trasforma da cittadino informato qual'era fino a poco tempo fa, nel quale fruiva passivamente dell'informazioni ,a cittadino monitorante, nel quale l'informazione la elabora , la seleziona ed infine la crea. Il blog è stato lo slancio verso questa fase matura dell'era digitale. Il weblog ha colmato il vuoto che si era formato tra i media che veicolavano l'informazione e i cittadini che ne fruivano. L'interazione e la comunicazione diventano reticolari. Si forma una specie di osmosi tra l'individuale ed il pubblico. Il blog è fondamentalmente un 'attività individuale, ma diventa nello stesso tempo alla mercè del pubblico.
Segnalo un link che ho trovato: http://www.politicaonline.it/index.php?cat=1
dove si parla dell'illusione della democrazia attraverso il blog , in un articolo sul Manifesto di marzo 2007 di Franco Carlini. Lui sostiene che la blogosfera sia poco colloquiale, discorsiva e i blogger a volte sono eccessivamente monomaniacali , autoreferenziali e autocitanti. Insomma c'è la parte dei critici che guardano questo "fenomeno" con distacco.
Inoltre ho trovato anche:
http://wwwpoliticaonline.it/?p=278 (note sulla postmodernità)
http://www.politicaonline.it/index.php?cat=3
venerdì 4 maggio 2007
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