domenica 20 maggio 2007

Teoria del posizionamento

La teoria del posizionamento sostiene che il Sè di ognuno occupa determinate posizioni a seconda del contesto e delle relazioni. Si parla di un Sè decentrato e spazializzato perchè costituito da un Io che cambia identità a seconda della propria posizione . Le posizioni sono chiamate anche voci perchè dialogano tra loro e si aggregano. Una persona infatti può identificarsi in diverse posizioni a seconda del contesto e delle relazioni, infatti un narratore a seconda di cosa scrive e dei momenti può essere un narratore, un personaggio della sua descrizione oppure può essere un ascoltatore . In quest'ultimo caso si pone al di fuori di sè per osservare se stesso e per riflettere su se stesso. Hermans ha elaborato questa teoria ulteriormente sostenendo che il Sè dialogico può occupare posizioni interne al soggetto o esterne. Le posizioni interne sono costituite da ciò che l'individuo sente di essere in reazione al contesto e alle relazioni interpersonali come l'Io studente, l'Io moglie ecc. I posizionamenti esterni sono i rispettivi in relazione al mondo esterno come il mio insegnante o mio marito, ecc.
Le due teorie del Sè dialogico e del posizionamento ben si adattano al blog perchè il blog non è solo luogo di costruzione di conoscenza ma anche luogo di costruzione di identità. Le due teorie spiegano come si costruisce l'identità in un contesto comunicativo mediato dal computer. Le disquisizioni incentrate sulla genesi delle identità misero l'accento sulle identità come risultanti di fattori innati. Successivamente si discusse se l'identità o personalità fossero anche il risultato del contesto nel quale l'individuo era immerso e si concluse che la personalità era fortemente influenzata dall'ambiente sociale di ogni individuo. Ora si intende per identità il Sè dell'individuo che si costruisce in contesti dialogici, mediante i diversi posizionamenti che il Sè di volta in volta occupa. Per questo si parla di identità dialogiche, cioè identità che si costruiscono attraverso i diversi dialoghi del soggetto a seconda del contesto e delle relazioni.
Leggendo alcuni post di blog diaristici si nota come secondo i blogger , ognuno esprime se stesso narrandosi perchè ci si maschera solo a se stessi. I blog sono diversi dalle chat o simili, perchè un blogger tende sempre a descrivere se stesso e le sue esperienze. Con questo descrive la proria identità. Nelle chat invece ci si può immedesimare in un'altra identità a seconda delle relazioni che si stabiliscono: una persona può dire di essere qualcun'altro , essere un altro ancora in un'altra chat e così via. Nel blog invece l'autore può solo occupare posizioni differenti a seconda del contesto, ma la propria identità è sempre conservata: ad esempio può essere narratore o spettatore se riflette su se stesso. Il fatto cruciale è che nei blog diaristici ognuno tende a conservare la stessa persona perchè l'atto del narrare è la tessitura della propria vita, ossia il dare un senso alla propria vita, alle proprie azioni. Quindi ognuno è ciò che scrive per capire meglio se stessi.

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