Un blog di classe sviluppa una comunità di apprendimento. Ci sono tanti autori che parlano di comunità di apprendimento ma a me il termine comunità mi fa pensare alla distinzione di Tonnies fra comunità e società oppure a quella di Durkheim tra solidarietà meccanica( comunità) e solidarietà organica(società). Entrambi gli autori sostengono una netta differenza tra comunità e società: si tratta della differenza tra le relazioni, la prima di tipo familiari basate sul reciproco rispetto, le credenze diventano la base di una forte organizzazione sociale; cioè si riferisce ad un modo di sentire comune e reciproco che tiene insieme gli uomini come membri di un tutto. Essa è una condizione psicologicamente confortante e di grande sostegno per gli uomini. Nella società invece ci sono legami contrattuali , ossia legami che sussistono solo se esiste un contratto, quindi sono freddi e distaccati, nessuno fa qualcosa per l'altro senza avere una prestazione o una donazione.
Durkheim invece distingue la solidarietà meccanica in cui i membri di una popolazione elaborano un insieme di credenze , valori e orientamenti condivisi da tutti, come la comunità di Tonnies. La personalità qui è ciò che contraddistingue una persona dall'altra, è una comunità molto omogenea che si basa sulla omogeneità degli individui. La solidarietà organica è la società con una divisione del lavoro molto sviluppata, tutte le persone dipendono dalle altre le cui attività sono collegate con le proprie. Esiste una certa individualità e differenziazione sociale.
Durkheim individua nella divisione del lavoro alla base della solidarietà sociale. L'autore sosteneva che l'aumento della divisione del lavoro genera eterogeneità e frammentarietà nelle relazioni degli individui. Quindi un eccesso di divisione del lavoro non può che essere negativo.
A me società rimanda al concetto di nomadismo: un nomadismo interiore che ci faccia attraversare universi di problemi , mondi vissuti e paesaggi di senso. Un nomadismo che è spazio invisibile delle conoscenze, dei saperi, delle potenzialità di pensiero in seno alle quali si dischiudono le qualità dell'essere. Siamo nomadi nel senso di un divenire umano che ci attraversa e che noi stessi costruiamo.
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